Tita-Banti, una coppia d’oro!

L’Italia conquista una medaglia d’oro nella Vela per la prima volta con una coppia mista formata da Ruggero Tita e Caterina Banti, nella disciplina acrobatica del catamarano misto foiling Nacra 17. Gli azzurri sono partiti per la Medal Race finale con 12 punti di vantaggio sugli inglesi Gimson-Burnet, e hanno condotto una Finale di grande equilibrio e perfetto controllo. Ieri sera il loro rientro all’aeroporto di Fiumicino dove ad attenderli c’erano amici e parenti (foto Emanuele Valeri)

L’oro olimpico mancava da Sydney 2000, con Alessandra Sensini nel windsurf. In assoluto è il quarto oro, dopo quelli dell’8 metri “Italia” nel 1936 a Berlino timonata da Giovanni Leone Reggio, della Star di Agostino Straulino e Nicolò Rode a Helsinki 1952, e del Mistral di Alessandra Sensini a Sydney 2000.

LE PRIME DICHIARAZIONI 

Ruggero Tita “La medaglia? E’ pesantissima, non cedevamo. Sto lentamente realizzando che siamo entrati nella storia, e questo fa molto piacere! Dedichiamo la medaglia a tutti quelli che ci sono stati vicini e ci hanno aiutato, credendo in noi. E’ stata una lunga marcia, un quadriennio lungo con molte soddisfazioni e qualche salita da superare. Un risultato come questo è il frutto di tanti dettagli e un lungo lavoro. Poi una volta realizzato il successo pensiamo già alle prossime sfide!

La regata di oggi è stata forse la più facile di tutta la serie, una passerella in cui abbiamo controllato i nostri avversari, un compito relativamente facile rispetto a tutta la settimana. Ci potevano essere vari scenari, ma alla fine si è verificato il più semplice: stare vicino a loro e non lasciargli alcuna via di fuga, allo stesso tempo tenersi lontani, il controllo è stato a distanza per non rischiare, perché il rischio più grosso per noi era la squalifica, o la partenza anticipata. La nostra partenza oggi credo sia stata la mossa decisiva.

Con gli inglesi c’è un rapporto di grande amicizia, siamo stati compagni di lavoro e di allenamento, un gruppo di lavoro che ha dato i suoi frutti, penso ci sia una grandissima stima reciproca e una grande amicizia. Santiago anche lui si è allenato con noi nel periodo siciliano, è un grandissimo atleta, penso che ci abbia insegnato tanto, ha dimostrato tantissimo al mondo della vela, facendo vedere che a qualsiasi età si possono vincere medaglie, grande stima per lui.

Futuro? Non ne abbiamo ancora parlato, guardiamo avanti, abbiamo subito degli appuntamenti in calendario, io farò il Mondiale Moth a Malcesine, Caterina verrà sicuramente a darmi una mano per prepararlo, e poi a dicembre faremo il Mondiale Nacra in Oman. L’esperienza con Luna Rossa mi ha aiutato per l’aspetto del lavoro di squadra, potrebbe esserci un seguito, ma sicuramente guardiamo a Parigi 2024.

Caterina Banti: Non saprei dire in quali aspetti siamo stati superiori agli avversari, non ci abbiamo pensato, abbiamo cercato solo di navigare sempre al meglio, di dare il massimo in ogni singola regata, prova per prova, abbiamo dato il cuore, l’anima. La nostra velocità sicuramente ha fatto la differenza, ma abbiamo anche fatto tutto il modo pulito, commettendo pochi errori.

Se hai un obiettivo comune, dai il 300%, alla fine le cose vengono se entrambi si impegnano. Come uomo e donna ci completiamo, dove non arriva lui arrivo io e viceversa. Siamo entrambi molto impulsivi, ma a volte lui riesce a tenere più la calma e tranquillizza me, altre volte il contrario. Sono cinque anni nei quali abbiamo dedicato la nostra vita a questo obiettivo, non solo in acqua ma anche a casa, aspetti organizzativi, lavori sulla barca, palestra, è qualcosa che ha preso la nostra vita a 360 gradi.

Presidente FIV Francesco Ettorre: “Una medaglia attesa da tanti anni, con trepidazione perché il movimento era pronto per avere questa grande soddisfazione ma non arivava mai, credo sia doppiamente bello perché è stato conquistato in una classe regina come il catamarano, da un equipaggio misto, e con una vittoria indiscutibile, dominando per tutta la regata olimpica.“Sono felicissimo perché il gruppo che si è creato potrà dare ancora tanto, l’età media dei velisti è molto giovane, c’è stato un lavoro di squadra incredibile, mi auguro che questa medaglia possa aprire un ciclo per la vela italiana. L’oro di due campioni come Ruggero e Caterina puo’ essere motivo di slancio per la vela italiana, dalle classi olimpiche fino alle scuole vela, tutto il grande lavoro dei nostri club.”

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